Gli alberi parlanti
I boschi, luoghi dell’ombra, sono sempre stati al centro di fiabe e leggende. Gli alberi, a loro volta, sono stati costantemente umanizzati in racconti, quadri, film: i rami sono diventati braccia, le radici gambe. I nodi del legno sono stati interpretati come occhi, o come bocche in grado di parlare. Non sorprende il desiderio di ricercare lo spirito del bosco cercando di animare gli alberi: è la ricerca del versante all’ombra della vita.
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Rimbaud: Nei sentieri andrò
Nei sentieri andrò, la sera estiva e celeste,
punto dai grani, a pestar l’esile erbatura:
sognante, ai piedi ne sentirò la frescura,
lascerò il vento bagnarmi la nuda testa.
Non dirò parola, non penserò più a niente:
ma infinito mi salirà l’amore in fondo
al petto, e andrò nella Natura vagabondo
ben lontano, - come con donna lietamente.
Arthur Rimbaud
“Sensazione” (trad. G.P.Bona)
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Vita nuova nei piccoli borghi alpini
E’ da tempo in atto un progressivo spopolamento dei piccoli borghi alpini, con invecchiamento della popolazione attiva, abbandono dei terreni coltivati e incremento delle fasce boschive, senza lo sviluppo delle filiere agrosilvopastorali. Il rischio per i borghi alpini è la progressiva riduzione dei servizi essenziali (trasporti, sanità, istruzione, servizi generali) oltre al decadimento delle costruzioni adibite ad abitazione e ad attività commerciali e produttive. Ne conseguono la perdita di rilevanza economica delle stesse aree, lo sfruttamento non controllato del territorio e un progressivo dissesto idrogeologico. (continua a leggere)
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